Spettacoli 2021

Bianca e Fernando

Prima esecuzione in tempi moderni di Bianca e Fernando di Vincenzo Bellini al Teatro Carlo Felice di Genova.

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Nicola Ulivieri, Giorgio Misseri e Elena Belfiore

7 aprile 1828: una data importante per la città di Genova, si inaugura, nel luogo dove sorgeva il convento di San Domenico, un grande e nuovo teatro, progettato da Carlo Barabino: il Carlo Felice. Serata di gala con la presenza dei Reali Sabaudi e un’opera: Bianca e Fernando di Vincenzo Bellini, seconda versione, appositamente modificata, di un melodramma già andato in scena a Napoli nel 1826. 

Grazie ad un meritevole lavoro di ricerca filologica, fatto in collaborazione, fra gli altri, con il Centro Studi belliniani e la Fondazione Bellini di Catania, il Teatro Carlo Felice sceglie di mettere in scena nuovamente questa opera dalla storia tutta genovese e lo fa portando sul palco i risultati di una scoperta importante. Le sei pagine autografe ritrovate nell’Archivio Storico del Comune di Genova, insieme alle undici rinvenute presso la biblioteca del Coservatorio Paganini, hanno permesso di riportare in vita l’opera esattamente come era, con aggiunte di rilievo, soprattutto per quanto riguarda la grande Sinfonia iniziale che vede ora l’integrazione dell’Allegro in re maggiore. Hugo de Ana, regista, scenografo e costumista di questa produzione pensa, come diceva Franco Zeffirelli “che l’opera sia un pianeta dove le muse lavorano assieme, battono le mani e celebrano tutte le arti.”. Eccoci dunque in uno spazio metafisico, un mondo bianco e nero quasi bidimensionale con i personaggi che vivono la loro storia infinita. Un grande muro nero quadrettato da led luminosi che si apre e mostra una sfera, un pianeta o una luna dove le passioni musicali vivono. Una scena elegante e solenne, di notevole bellezza, su questo palco si muovo i cantanti e anche i mimi che a volte creano coreografie, un po’ bizzarre con luci a led, ma nel complesso tutto funziona al meglio. Essenziali ma in sintonia con il progetto generale i costumi, riuscitissimo il gioco delle luci a cura di Valerio Alfieri

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Nicola Ulivieri

Il felice esito delle integrazioni musicali con quanto già noto ha dato ulteriore valore alla riscoperta di questa rarità. 

Il Maestro Donato Renzetti è sicuramente un grande conoscitore del belcanto e riesce anche questa volta a convincere totalmente e senza riserve. Già nella sinfonia iniziale, eseguita a sipario chiuso, si percepisce l’intenzione della partitura romantica ma anche marziale, insolita per Il Bellini più tradizionale. Il ritmo è solenne, sospeso ma sa essere anche brillante senza mai scadere in clangore. L’Orchestra del Teatro Carlo Felice riesce a mantenere costantemente un tappeto sonoro vaporoso e ovattato, che sostiene le voci esattamente come richiesto nel repertorio belliniano. 

Salome Jicia, nel ruolo di Bianca, offre una prova ragguardevole, il soprano è in possesso di un mezzo caratterizzato da un buon volume e musicalità. Dopo la ben riuscita aria di sortita, il soprano, nel secondo atto, disegna con ancora maggiore incisività il suo personaggio. Il soprano domina la scrittura belliniana con facilità nella coloratura e nel canto elegiaco; il vibrato, tipico della sua voce, è piegato ai fini espressivi e restituisce un personaggio tormentato ed inquieto anziché una fanciulla inerme. Di assoluto rilievo l’esecuzione dell’aria “Sorgi, o padre, e la figlia rimira”, che le vale un applauso a scena aperta. 

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Giorgio Misseri e Elena Belfiore

A Giorgio Misseri spetta il compito ingrato di affrontare il ruolo di Fernando, uno dei più complessi e acrobatici di tutto il repertorio romantico. La voce presenta un colore suadente e delicato che si presta con facilità e morbidezza alle esigenze della scrittura, soprattutto nel registro centrale e acuto che suona con adeguato squillo. La parte è però contraddistinta, soprattutto nelle cabalette, da frequenti incursioni in sovracuto che sono state affrontate con una certa sicurezza ma che forse con una ulteriore confidenza potrebbero risultare ancora più naturali nel passaggio fra i registri. Va comunque dato merito a Misseri di avere evitato il falsetto. Ben rifinita la linea melodica specialmente nei cantabili, l’interprete poi appare appassionato e credibile. 

Brilla il Filippo di Nicola Ulivieri grazie ad un colore della voce brunito e screziato, il timbro scuro e vellutato e la morbidezza nella emissione, soprattutto nei cantabili, il fraseggio è composto ed elegante, l’interprete raffinato. Di assoluto rilievo l’esecuzione dell’aria di secondo atto “Quando aspirai di Bianca al vôto letto” nella quale emerge tutta la maestria dell’artista. 

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Salome Jicia e Carlotta Vichi

Alessio Cacciamani è notevole nel pur breve ruolo di Carlo, nel secondo atto entra in scena eseguendo mirabilmente l’aria “Sognai cader trafitto” nella quale sfoggia suggestivi chiaroscuri unitamente ad un fraseggio intenso ed espressivo tanto da meritare un applauso a scena aperta. 

Buona la prova di Giovanni Battista Parodi, un Clemente ben rifinito con una vocalità salda e un accento ben scolpito.

Una menzione speciale merita Carlotta Vichi, Eloisa, musicalissima e dalla voce dal bel colore ambrato. 

Puntuale e ben a fuoco anche il Viscardo di Elena Belfiore.

Completa la locandina l’adeguato Uggero di Antonio Mannarino

Di buon livello la prestazione del Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Francesco Aliberti, nonostante la difficile posizione fissa in una sorta di alta tribuna e i costumi non propriamente riusciti che oltretutto comprendevano una mascherina. 

Successo, al termine, per tutti gli interpreti applauditi da un pubblico veramente troppo esiguo rispetto alla ottima qualità della produzione. Si replica fino al ventotto novembre, vale la pena andare in quel di Genova. 

Bianca e Fernando
musica Vincenzo Bellini
Libretto rielaborato da Felice Romani

PRIMA ESECUZIONE
IN TEMPI MODERNI

Nuovo Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice

Bianca Salome Jicia
Fernando Giorgio Misseri
Filippo Nicola Ulivieri
Carlo Alessio Cacciamani
Clemente Giovanni Battista Parodi
Viscardo Elena Belfiore
Eloisa Carlotta Vichi
Uggero Antonio Mannarino

Maestro concertatore e direttore
Donato Renzetti

Regia, scene e costumi
Hugo de Ana

Luci, Valerio Alfieri
Assistente alla regia Filippo Tonon
Assistente alle scene Nathalie Deana
Assistente ai costumi Cristina Aceti

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Francesco Aliberti

Mimi: Andrea Baldassarri, Simone Campisi, Sabrina Cerrona, Luca De Rinaldo, Dario Greco, Ivano La Rosa, Alessandro Percuoco, Martin L. Ruis, Martina Serra, Savino Somma, Stefania Ventura, Marianna Zanaglio, Elidon Zamblaku.

FOTO TEATRO CARLO FELICE