Orff alla Broadway

A Darmstadt “Der Mond” come un musical

Recensione
classica
Staatstheater Darmstadt Darmstadt
03 Marzo 2012
La serata si apre con la consegna del premio della Fondazione Carl Orff al regista John Dew, come spiega il presidente della Fondazione Wilfried Hiller, per il suo impegno alla diffusione dell'opera del compositore bavarese di fatto bandito dai teatri tedeschi nel dopoguerra per un atteggiamento di non evidente dissenso nei confronti del nazionalsocialismo. Da parte sua, Dew attacca un atteggiamento ideologico, specie nel suo paese d'origine, che impedisce un giudizio equilibrato all'opera di Orff. Concretamente, Dew aggiunge il settimo tassello al meritorio ciclo iniziato nel 2007 nel suo teatro di Darmstadt e affronta la favola dei Fratelli Grimm, che racconta dei quattro giovanotti che misero le mani sulla luna e se la portarono, ciascuno il suo quarto, fin nella tomba. E turbato il sonno dei morti con la sua luce, obbligarono San Pietro a scendere dalle nuvole per riportare l'ordine e dare alla luna il suo posto in cielo. Di "Der Mond" John Dew esalta la dimensione fiabesca e infantile, ma la spoglia completamente del valore allegorico del "theatrum mundi" che Orff immaginò ma anche di prospettiva storica. Con i complici di sempre Balthes e Vázquez, Dew presenta un mondo bidimensionale e coloratissimo, popolato di creature fra il nano da giardino e il puffo che danzano irresistibilmente come in un musical sui ritmi implacabili della musica. Musicalmente, il risultato è buono grazie soprattutto al lavoro di insieme, ma si nota qualche debolezza (su tutte, lo sfibrato Petrus di Monte Jaffe). Anche il coro partecipa con scioltezza al gioco scenico. In buca, il direttore Beikircher esalta la componente ritmica ma anche la ricca tavolozza timbrica che Orff impiegò per l’opera del suo congedo dal romanticismo. Orff di intrattenimento, indicato soprattutto ai bambini.

Note: Settima produzione del ciclo «L'opera di Carl Orff». Altre rappresentazioni: 9, 18, 29 marzo, 14, 22 aprile, 3, 19, 25 maggio 2012.

Interpreti: Lasse Penttinen (Il narratore), Thomas Mehnert, David Pichlmaier, Peter Koppelmann, Florian Götz (Quattro giovanotti), Werner Volker Meyer (Un contadino), Malte Godglück (Un borgomastro), Marc Pierre Liebermann (Un oste), Monte Jaffe (Petrus), Olga Lavrentieva (Un bambino)

Regia: John Dew

Scene: Heinz Balthes

Costumi: José-Manuel Vázquez

Coreografo: Anthoula Papadakis

Orchestra: Orchester des Staatstheaters Darmstadt

Direttore: Lukas Beikircher

Coro: Chor des Staatstheaters Darmstadt

Maestro Coro: Markus Baisch

Luci: Karl-Heinz Christmann (video)

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