Un mondo di bimbi

Il "Siegfried" secondo Achim Freyer a Mannheim

Recensione
classica
Nationaltheater Mannheim Mannheim
Richard Wagner
01 Dicembre 2012
Dopo la tenebra della "Walkiria", arriva la serena luce del "Siegfried". La scena scura carica dei simboli dell’epos wagneriano si sbianca e si svuota come in un nuovo inizio. L’incessante movimento rotatorio delle prime due parti si ferma: non siamo più nel cielo degli dei, ma nello spazio immanente degli uomini. Lo spazio scenico è ancora una volta la tela sulla quale il “Gesamtkünstler” Freyer esercita la sua grande magia fatta di illusionismi di candore innocente e inesauribile estro figurativo. Se nella “ Walküre” dominava il segno grottesco, nel “Siegfried” la chiave è piuttosto la clownerie, che non è mai parodia: coerente con la sua visione antiretorica, Freyer spoglia l’eroe Siegfried di ogni eroismo, e lo mostra come un bambino che incespica e maramaldeggia brandendo la sua spada luminosa di un cavaliere Jedi da luna park di provincia. I fantocci, già presenti nelle prime due parti come doppi iconici di dei e eroi, qui si animano a marionette, dando corpo all’elemento magico (l’uccellino, il drago) con la semplicità di un gioco infantile. E visto attraverso gli occhi di un bimbo appare l’incontro dell’eroe con la femminilità di Brünnhilde, inaccessibile nella sua smisurata altezza. In scena, un cast composito e convincente: Müller è un solido Siegfried, Eikötter un buon Mime privo dei soliti eccessi parodistici, Jesatko un pregevole Wanderer di gusto antiretorico, mentre Németh è una Brünnhilde poco incisiva. Dan Ettinger conferma l’eccellente lavoro sull’orchestra, ma, secondo atto a parte, un maggior contollo del suono gioverebbe all’equilibrio con la scena. Accoglienza festosa per tutti e sonore contestazioni per Freyer. E lui, bimbo quasi ottantanne con una scarpa gialla e una blu, risponde divertito con un buh al pubblico.

Note: Nuova produzione del Nationaltheater di Mannheim. Altre rappresentazioni: 9 e 23 dicembre 2012.

Interpreti: Judith Németh (Brünnhilde), Edna Prochnik (Erda), Antje Bitterlich (Waldvogel), Jürgen Müller (Siegfried), Uwe Eikötter (Mime), Jürgen Linn (Alberich), Sung-Heon Ha (Fafner), Thomas Jesatko (Wanderer)

Regia: Achim Freyer (coll. Sebastian Bauer e Tilman Hecker)

Scene: Achim Freyer (coll. Petra Weikert)

Costumi: Achim Freyer (coll. Petra Weikert)

Orchestra: Orchester des Nationaltheaters Mannheim

Direttore: Dan Ettinger

Luci: Achim Freyer e Sebastian Alphons

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