Verdi al circo crudele

Carsen e Noseda per il battesimo di “Rigoletto” al Festival di Aix-en-Provence

Recensione
classica
Festival Aix-en-Provence
Giuseppe Verdi
04 Luglio 2013
Dopo l’ingente Wagner degli ultimi anni, il Festival di Aix apre l’edizione 2013 con Verdi e il suo “Rigoletto”, opera mai eseguita su queste scene dalla vocazione un tempo mozartiana. Per questo debutto, viene chiamato Robert Carsen, regista dal segno marcato e nitido, anche lui al suo primo “Rigoletto”. Carsen sceglie la metafora del circo per una vera e propria rappresentazione della crudeltà. L’arena è il luogo che accoglie gli eccessi di sesso e violenza conditi dalle grevi pantomime sessuali del buffone e assecondati in tribuna da cinici spettatori/cortigiani, complici attivi del degrado morale. Nella scena fisso di Bozescu impreziosita dalle sapienti luci di van Praet e dello stesso Carsen, il regista canadese mette tutto il suo alto mestiere al servizio di una narrazione priva di coordinate drammaturgiche predefinite e riconoscibili, ma che rende con dovuta incisività lo spessore drammatico del testo verdiano. Sollecitata soprattutto sul versante attoriale, la distribuzione risponde a dovere, ma non sono poche le carenze vocali specie nei ruoli secondari. Dei tre protaginisti, Gagnidze si apprezza per misura e fraseggio ma manca di mordente. Del Duca di Chacon Cruz spicca più la fresca esuberanza e lo slancio giovanile, mentre Irina Lungu, la più festeggiata, è sicura nelle asperità vocali di Gilda ma rimane presenza esile. Dirige con sobrietà e precisione l’esperto Noseda, molto attento al colore e alle dinamiche della partitura a scapito talora di un maggiore equilibrio con la scena (va detto che l’acustica “en plein air” dell’Archevêché aiuta poco). In buca la London Symphony, compagine di spessore sinfonico, svolge bene il suo ruolo. In scena il coro è preciso e duttile. Accoglienza calorosa con numerose chiamate. Del tutto assenti i verdiani nostalgici.

Note: Nuova produzione del Festival d’Aix-en-Provence in coproduzione con l’Opéra national du Rhin, Théâtre de la Monnaie di Bruxelles, Teatro Bolshoi di Mosca e il Grand Théâtre di Ginevra. Date rappresentazioni a Aix-en-Provence: 4, 6, 9, 12, 14, 16, 19, 21, 24 e 26 luglio 2013. A Strasburgo nel dicembre 2013, a Bruxelles nell‘aprile 2014, a Ginevra nel settembre 2014 e a Mosca nel dicembre 2014.

Interpreti: George Gagnidze (Rigoletto), Irina Lungu (Gilda), Arturo Chacon Cruz (Il Duca di Mantova), Gábor Bretz (Sparafucile), José Maria Lo Monaco (Maddalena), Michèle Lagrange (Giovanna), Wojtek Smilek (Il Conte di Monterone), Julien Dran (Borsa), Jean-Luc Ballestra (Marullo), Maurizio Lo Piccolo (Il Conte di Ceprano), Valeria Tornatore (La Contessa di Ceprano/Paggio)

Regia: Robert Carsen

Scene: Radu Boruzescu

Costumi: Miruna Boruzescu

Coreografo: Philippe Giraudeau

Orchestra: London Symphony Orchestra

Direttore: Gianandrea Noseda

Coro: Estonian Philharmonic Chamber Choir

Maestro Coro: Tonu Kaljuste

Luci: Robert Carsen e Peter van Praet

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Al Teatro La Fenice grande successo per l’opera di Arrigo Boito nel brillante allestimento di Moshe Leiser e Patrice Caurier con la solida direzione musicale di Nicola Luisotti

classica

Due giovani che non sono più delle promesse ma due tra le più belle realtà dell’affollato panorama pianistico attuale

classica

Napoli: successo per Ponchielli con Anna Netrebko