Bologna, Teatro Comunale: “Rigoletto”

Bologna, Teatro Comunale, Stagione 2019
“RIGOLETTO”
Melodramma in tre atti , libretto di Francesco Maria Piave, da Le Roi s’amuse di Victor Hugo.
Musica di Giuseppe Verdi
Rigoletto ALBERTO GAZALE
Il duca di Mantova STEFAN POP
Gilda LARA LAGNI
Sparafucile ABRAMO ROSALEN
Maddalena ANASTASIA BOLDYREVA
Giovanna LAURA CHERICI
Il conte di Monterone NICOLò CERIANI
Marullo ABRAHAM GARCIA GONZALES
Matteo Borsa ROSOLINO CLAUDIO CARDILE
Il conte di Ceprano SIMONE MARCHESINI
La contessa di Ceprano ALOISA AISEMBERG
Un paggio CHIARA NOTARNICOLA
Un usciere di corte GIANLUCA MONTI
In collaborazione con la Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone
Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
Direttore Matteo Beltrami
Regia Alessio Pizzech
Maestro del coro Alberto Malazzi
Scene Davide Amadei
Costumi Carla Ricotti
Luci Claudio Schmid riprese da Daniele Naldi
Movimenti coreografici Isa Traversi
Produzione del Teatro Comunale di Bologna
Bologna, 30 marzo 2019
Il Comunale di Bologna riprende il Rigoletto, nell’allestimento a “tinte forti”  di Alessio Pizzech del 2016 (del quale abbiamo già scritto in occasione della prima messa in scena) in attesa di portarlo nella tournèè giapponese del prossimo giugno. Sul podio, Matteo Beltrami ha diretto con grande sicurezza, riuscendo a trovare i colori e i tempi giusti per l’orchestra, senza perdere di vista le voci. Convincente, come sempre, il Coro del Comunale, diretto con cura dal maestro Alberto Malazzi. Alberto Gazale, nel ruolo del protagonista, ha dimostrato di essere uno dei migliori Rigoletti, nel panorama attuale. Gazale ci offre un Rigoletto sofferente, lacerato nello spirito, colpito dal dolore e dalla solitudine già dal prologo. Senza tralasciare un’ossessiva freneticità, negli attimi più drammaticamente esposti dell’opera. La sua vocalità: bella nel timbro ( che negli anni ha acquistato una certa nobiltà), facilie negli acuti, abile nella gestione dei fiati, fraseggio sensibile. A ciò si unisce una presenza scenica sicura e  drammaticamente coinvolgente. Punti di forza il secondo atto: un brillante “Cortigiani, vil razza dannata”, seguito da un toccante duetto  con Gilda e una energica”Sì, vendetta”, bissata a furor di popolo. La giovanissima Lara Lagni debuttava al Comunale nel ruolo di Gilda. Un buon esordio, nel quale è emersa una certa sicurezza sia vocale, la musicalità, lo spontaneo candore nel delineare una Gilda giovanilmente ingenua e fragile. Stefan Pop con l’aiuto di acuti facili e squillanti arriva a tratteggiare un Duca irruente e spavaldo. Abramo Rosalen ha delineato un ottimo Sparafucile, con una bella voce di basso,  sicura nell’emissione e ben controllata. La Maddalena di Anastasia Boldyreva spicca più per la sensuale presenza scenica, più alterna e talvolta incolore la resa vocale, se pur efficace nei dialoghi con  Sparafucile. Nicolò Ceriani, con tecnica sicura, ha interpretato un Monterone molto energico. Ben delineati il Marullo di Abraham Garcia Gonzalez e il Borsa di Rosolino Claudio Cardile.Completavano il cast: Simone Marchesini (Ceprano), Aloisa Aisenber (La contessa di Ceprano), Laura Cherici (Giovanna), Chiara Notarnicola (paggio), Gianluca Monti ( un usciere di corte).  Recita sold out, accompagnata da applausi veramente calorosi, con ovazioni per Alberto Gazale e Lara Lagni. Foto Rocco Casaluci