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Novitā nella seconda opera della Trilogia d'autunno al Teatro Alighieri di Ravenna |
Aida con inter-act Buyuledes |
servizio di Attilia Tartagni |
Pubblicato il 09 Novembre 2019 |
RAVENNA - Fra i tre titoli della Trilogia d’Autunno 2019 grande successo ha riscosso Aida di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni (ma quanti suggerimenti dal compositore, quasi alter ego letterario !), una gestazione lunga e contrastata fino alla prima al Cairo nel 1871. Titolo fra i più noti e rappresentati, in cartellone ogni anno all’Arena di Verona per il carattere spettacolare, ha il merito, nella programmazione ravennate del 2, 6 e 9 novembre 2019, di lanciare giovani talenti come il soprano lituano Monika Falcon, tenera e vibrante Aida dal timbro morbido, dotata di agilità e flessibilità. Non è da meno il tenore azero Azer Zada che canta con eroico orgoglio virile Se quel guerrier io fossi e dipinge come una dea l’amata Celeste Aida esibendo solida tecnica e un bel colore vocale. Ma fra i due innamorati si pone Amneris (Ana Victória Pitts), figlia del re d’Egitto, mezzosoprano brasiliano di notevole bellezza e di buona espressività. Il triangolo amoroso, nella cornice di un’antica guerra fra Egitto ed Etiopia, ripropone lo schema classico di due donne rivali per amore del condottiero egizio: sono entrambe figlie di re, ma Aida, schiava etiope, è l’ancella di Amneris. Opera colossale per dispendio di coristi, comparse e figuranti e straordinaria per il conflitto etnico e psicologico che propone, nata per celebrare l’apertura del canale di Suez, momento storico di portata mondiale già vagheggiato dal persiano Dario nel 500 a.C. e portato a compimento soltanto nel 1869, si articola sul piano pubblico e su quello privato. Da .
Da un lato contempla gli spettacolari raduni dei sacerdoti che invocano il Dio Fthà, il consesso dei giudici-sacerdoti che detengono tutti i poteri ed ha l’acme nella marcia trionfale di Radames vincitore; dall’altro c’è l’indagine psicologica dei personaggi con intriganti duetti, recitativi e meravigliose arie di un’opera già incamminata verso quella che sarà l’ultima svolta di Giuseppe Verdi con Otello e Falstaff. La tinta musicale rende viva e percepibile una civiltà scomparsa da millenni con le sue arcane sonorità, con le trombe trionfali, con il flauto che innerva le danze e sottolinea le malinconie femminili, con i ritmi suadenti e le forme musicali inusuali. Si può ben dire che Giuseppe Verdi creò un paesaggio sonoro così straniante da essere associato automaticamente all’antica civiltà egizia e contemporaneamente un paesaggio emotivo che registra puntualmente passioni e umori dei protagonisti. Infatti, se è vero che le note della marcia trionfale risuonano subito famigliari alla mente, è altrettanto vero che le corde più profonde del pubblico sono toccate dai duetti fra le due rivali, dall’esclamazione Ritorna vincitor! di Aida che appena proclamata suona come una bestemmia, accompagnata dal lamento degli archi e da una pioggia di lacrime, e l’ultimo duetto di disperato amore fra Aida e Radames nella tomba: Oh terra addio, addio valle di pianto, sogno di gloria che in dolor svanì… è lo struggente commiato di due giovani vite passate dall’apice allo sprofondo. A noi si schiude il ciel... cantano all’unisono, nonostante tutto confortati dall’attraversare insieme l’ultima soglia, circondati da una miriade di stelle. Troppo amore? Forse, eppure la storia è piena di celebri coppie che sono mancate naturalmente a distanza di ore e anche di minuti l’uno dall’altra. Chi resta, come Amneris, dovrà vivere di rimorso. Agli occhi disincantati di Verdi, pure empatico nel cantare i suoi sventurati non-eroi, non esiste salvezza per nessuno. La regista Cristina Mazzavillani Muti ha dato rilievo alle scene corali, privilegiando però gli aspetti intimi, il conflitto amoroso e di popoli, il potere religioso e temporale dei sacerdoti cultori di morte e non di Dio, come li definisce inorridita Amneris. Il suo stile si riconosce nelle scenografie virtuali dove si accostano concretezze archeologiche e astrazioni, ma anche ponendo al centro della scena del terzo atto sulle rive del Nilo “Carcassa”, groviglio d’ossa animali, opera di Lorenzo Scarpellini, studente dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, istituto che ha esposto nel Teatro Alighieri durante la Trilogia varie opere di allievi. Rompe gli schemi, la Muti, facendo irrompere nel secondo atto, vestiti a modo loro, i bambini delle Energie Creative da lei stessa selezionati fra cui vi è chi danza in tutù, chi imita la street dance, chi fa capriole e chi fa rullare il tamburo in uno scoppio di vitalismo spontaneo e gioioso. Altrettanto nuova è la scelta di fare cantare nell’intervallo tra il terzo e il quarto atto il soprano turco Simge Buyuledes. Ispirato dal poema Makber di Abdulhak Hamid Tarhan, una delle figure chiave del Romanticismo turco, scritto a seguito della morte della moglie Fatima, il canto affronta la disperazione e il rifiuto della morte e cerca la pace nella natura. Il maestro Nicola Paszkowski dirige come tante altre volte l’Orchestra Giovanile Cherubini con compassata professionalità. Amonasro è il bravo Serban Vasile, già Nabucco nella Trilogia 2018, e il re d’Egitto è Adriano Gramigni. Ottima la performance del Coro Marchigiano “Vincenzo Bellini” coadiuvato dal neo-nato Coro Luigi Cherubini, preparati dal M° Antonio Greco per scene corali di grandissimo pathos. Le scenografie virtuali sono frutto della collaborazione fra la regista e lo scenografo e visual designer Ezio Antonelli, il light designer Vincent Longuemare, il video programmer Davide Broccolie, una cifra stilistica sempre più caratterizza l’opera ravennate. Completano la ricca visione i lussureggianti costumi firmati da Laura Biagiotti. Danzano, richiamando il conflitto Aida-Amneris, Lara Viscuso e Lara Guidetti, quest’ultima anche autrice delle coreografie.
Crediti fotografici: Zani-Casadio per il Teatro Alighieri di Ravenna - Ravenna Festival Nella miniatura in alto: la protagonista Monika Falcon (Aida) Al centro in sequenza: ancora Monika Falcon con Azer Zada (Radames) e con Serban Vasile (Amonasro) Sotto: una bella panoramica di Zani-Casadio sull'allestimento ravennate
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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