Jesi, Teatro “G,B.Pergolesi”, stagione lirica 2020: “Suite italiana” & “Lesbina e Milo”

Jesi, Teatro “G.B. Pergolesi”, Stagione lirica 2020
“SUITE ITALIENNE”
Musica di Igor Federovic Stravinskij
Coreografi e interpreti SASHA RIVA, SIMONE REPELE
Costumi Anna Biagiotti
Violoncello Riccardo Pes
Pianoforte Andrea Boscutti
Nuova creazione in co-produzione con Daniele Cipriani Entertainment LESBINA E MILO” (1707)
Tre intermezzi per musica, Libretto di Carlo De Petris
Musica di Giuseppe Vignola
Revisione critica a cura di Maria Chiara Olmetti
Lesbina GIULIA BOLCATO
Milo ALBERTO ALLEGREZZA
Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana
Direttore Marco Feruglio
Regia Deda Colonna
Scene Benito Leonori
Light designer Alessandro Carletti
Prima esecuzione in tempi moderni
Jesi, 17 ottobre 2020
La Fondazione Pergolesi Spontini, in un momento delicato come questo, forte della convinzione che il teatro ha bisogno di certezze e di vivere, ha rovesciato il prevista stagione lirica e dopo mesi di certosino lavoro, ha creato un nuovo calendario con  nuove produzioni, debutti e nuove commissioni, tutto nel rispetto delle norme previste.
La stagione lirica 2020 si è aperta con 
due titoli desueti: “Suite Italienne” di Igor Stravinskij (trascrizione per violino e pianoforte dal “Pulcinella”) e “Lesbina e Milo” di Giuseppe Vignola.
A distanza di cento anni dalla prima rappresentazione del balletto ” Pulcinella” di Igor Stravinskij, la fondazione Pergolesi Spontini ha presentato una nuova creazione di danza. Sulle note della “Suita Italienne” , composta per violoncello e pianoforte nel 1932, si sviluppa in un passo a due  che celebra Pulcinella, una delle più celebrate maschere  della commedia dell’arte e simbolo della città di Napoli. Ne sono creatori e interpreti,  Sasha Riva e Simone Repele Danzatori dal notevole carisma teatrale e fisico che hanno saputo tradurre in gesti ed espressività il legame tra la figura umana e la maschera, mettendo in risalto le contraddizioni e i contrasti. Ne esce così un Pulcinella drammatico, goffo, furbo, stupido, angelo, demone, sciocco, saggio, anche sessualmente ambiguo nel suo nome al femminile. La parte musicale è stata affidata al violoncellista  Riccardo Pes  e a Andrea Boscutti al pianoforte. Con grande maestria e in perfetta sintonia con i danzatori hanno abilmente sostenuto la suite stravinskyana. Un’affascinante atmosfera teatrale, grazie anche ai bei costumi di Anna Biagiotti (con l’aggiunta di  quello creato  da Pablo Picasso, per la prima del Pulcinella del 1920) e alle efficaci luci di Alessandro Carletti.Nella seconda parte abbiamo assisitito alla prima esecuzione in epoca moderna di “Lesbina e Milo” intermezzo del  compositore napoletano Giuseppe Vignola. Vignola (1662-1712) è stato  organista, compositore di musica sacra, di opere e Intermezzi presso il Teatro di San Bartolomeo a Napoli. “Lesbina e Milo” erano originariamente inseriti nell’opera “La fede tradita e vendicata” di Francesco Gasparini, un dramma di gran successo che, dopo la prima del 1704 a Venezia, ebbe più di ottanta riprese per tutto il secolo; nel 1707 “La fede tradita e vendicata” venne allestita anche a Napoli.  Il dramma venne allestito al Teatro di San Bartolomeo e furono scritturati il librettista Carlo De Petris e il musicista Giuseppe Vignola (1662-1712), entrambi napoletani, quali autori delle scene comiche aventi come protagonisti il soldato  Milo e la serva Lesbina.  Della partitura di Lesbina e Milo ci resta il manoscritto dell’intero dramma serio e delle relative scene buffe, conservato presso la Biblioteca del Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli, alla base dell’edizione critica qui utilizzata per l’esecuzione.L’efficace allestimento di Benito Leonori (più che mai ben valorizzate dalle luci di Alessandro Carletti) ci presenta un teatro in progressimo disfacimento nel qualt agiscono i due protagonisti, ben diretti da  Deda Colonna che costruisce un gioco scenico-teatrale perfettamente funzionante. Il soprano  Giulia Bolcato e il tenore Alberto Allegrezza sono una Lesbina e un Milo molto credibili vocalmente e scenicamente. L’ensemble ridotto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Marco Feruglio, ha sostenuto la rappresentazione con ottima professionalità. Una direzione brillante ed energica che ha pienamente valorizzato questo gioiellino teatrale ritrovato. Generosi applausi a fine recita per un pubblico ridotto, ma convinto a sostenere questa coraggiosa stagione lirica.Prossimo appuntamento 7 e 8 novembre con una nuova produzione dal titolo ” Notte per me luminosa” , scene liriche su personaggi dell’Orlando Furioso. Foto Stefano Binci