Madrid: La tragedia dell’amore di Didone ed Enea tradotta in una lingua unica

È meraviglioso vedere che una delle opere più importanti del barocco, senza perdere la sua essenza, raggiunge magistralmente il 21° secolo. Quella che è la più importante creazione operistica nazionale inglese riesce a tradurre in quel linguaggio di arte, talento e maestria che identifica Blanca Li. Non solo stampa la sua essenza di creatrice, ma la personalizza per renderla uno spettacolo unico.

Questa versione è particolare in tutto e per tutto. È concepita come un torrente di immagini e sensazioni risvegliate e risvegliate che è radicalmente appagante pensare che rappresenta in sé l’evoluzione e soprattutto la situazione attuale dell’Opera. Questo è uno spettacolo in cui la base, la radice di tutto, è la musica. Fa in modo che tutto si unisca e tutto faccia parte di lei. I testi e le interpretazioni dei cantanti sono estensioni delle note musicali, la danza che si alza come una fontana che domina la scena diventa una sequenza della musica. E non solo per il ritmo che ovviamente segue e costituisce la radice di ogni danza, ma perché ogni movimento coreografico, ogni movimento di un corpo nella danza fa parte di quella musica che ascolti. Tutto è un tutto che cammina con un’unica intenzione che è la gioia. Un doveroso omaggio al genio creativo di Henry Purcell

La forza visiva e quindi attenzionale si dibatte in una sorta di riusciti e straordinari difetti o meglio deficienze. Perché non c’è colore, tutto è bianco o nero e la carica di passione che ogni quadro racchiude fa sì che lo spettatore non solo ne sia coinvolto, ma ne senta anche la vita. Non ci sono praticamente elementi scenografici, però c’è un concetto così chiaro, così clamoroso e così ideale della scenografia. Fa parte di un linguaggio visivo, chiaro, così magistralmente definito e utilizzato che non ti senti mai vuoto sul palco in nessun momento. La luce viaggia in un percorso di neri di fondo, controluce ed effetti generati da e per i materiali utilizzati, c’è una luce fioca e un buio radioso che ti fanno dire non è che non c’è luce, è che c’è, è assolutamente questo, luce. L’integrità dell’immagine visiva è tale ed è così ben strutturata da sostituire l’azione drammatica, la forza del dramma e la sua tragedia entrano a far parte anche della musica e passano su un piano meraviglioso che non è secondo, che è semplicemente il suo aereo. La danza che copre tutto, non è solo che è assolutamente perfetta, dotata di straordinarie estensioni corporee e capace di trasmettere belle e vere emozioni, è anche che viene eseguita a piedi nudi su un pavimento totalmente bagnato in cui l’acqua è un contributo in più per la danza stessa. Rende possibili piroette e grandi movimenti che vanno dal pattinare e scivolare a ritmo ea grandi velocità che sono davvero molto emozionanti per chi lo vede. Talenti liquidi che vanno da un capo all’altro del palco, inzuppando tutto di una sola cosa: il Talento.

I musicisti sono sul palco, perché di questo si tratta, la musica è la vera protagonista di tutto. Il talento del mezzo Lea Desandre nel ruolo di Dido, la cui area finale è indescrivibilmente meravigliosa; e la Belinda che fa Ana Vieira Leite o la Strega di Lauren Lodge-Campbell sono davvero degne di lode e riconoscimento tanto quanto per Enea di Renato Dolcini. Se sottolineo il loro lavoro, non significa che non ci siano successi nel resto del cast, perché ce ne sono molti. Dal mio posto non riuscivo a distinguere i volti dei ballerini per poterli identificare, ma il lavoro che hanno fatto tutti è così assolutamente meraviglioso che mi viene in mente solo una parola ed è perfezione. Questi ballerini della Compagnia Blanca Li -regista e coreografa- sono stati accompagnati dal Coro Les Arts Florissants, gruppo di cui fanno parte anche le fila dell’orchestra. E lascio per ultimo gli applausi a William Christie, il direttore musicale.

In occasioni come questa, l’Opera ha la capacità e il potere di raggiungere tutti i pubblici perché stupisce lo spettatore con la forza di una risorsa scenica che lo colpisce. La modernità e quell’uscire dagli schemi fanno sì che anche quel look rivoluzionario abbia un punto d’appoggio nella sua rappresentazione. Ed è anche un chiaro esempio dell’alto livello della forza creativa spagnola. Un’esibizione breve, solo un’ora e quindici minuti, ma che piace a tutti. Una visione contemporanea di una delle principali creazioni barocche presentata per la prima volta nel 1689 firmata da -Orpheus Britannicus- il più che eloquente Purcell che continua a parlare dell’amore e delle sue perdite ma che rappresenta un fortunato guadagno ed è l’arte. Dopo aver lasciato Madrid, sarà al Théâtre Impérial-Opéra de Compiègne, a marzo all’Opéra Royal de Versailles ea giugno tornerà ad esibirsi al Liceu di Barcellona. Pertanto è garantito che l’emozione che suscita continui a girare.

Ricardo Ladrón de Guevara
(21 gennaio 2023)

Originale Spagnolo

La tragedia del amor de Dido y Eneas traducida a un lenguaje único  de talento y mastría el de Blanca Li 

Es maravilloso comprobar desde la butaca que una de las óperas más importantes del Barroco, sin perder su esencia llega magistralmente al siglo XXI. La que es la más importante creación operística nacional inglesa logra traducirse a ese idioma de arte, talento y maestría que identifica a Blanca Li. No solo le imprime su esencia como creadora sino que la personaliza para convertirla en un espectáculo único.

Esta versión es particular en absolutamente todos los sentidos. Está concebida como un torrente de imágenes y sensaciones despertadas y a despertar que resulta radicalmente satisfactorio pensar que representa en sí,  la evolución y sobre todo la actualidad de la Ópera. Este es un espectáculo donde la base, raíz de todo, es la música. Ella hace que todo se unifique y que todo forme parte de ella. Las letras e interpretaciones de los cantantes son extensiones de las notas musicales, la danza que se yergue como una fuente que ejerce la dominación de la escena se convierte en una secuencia de la música. Y no solo por el ritmo que evidentemente sigue y constituye la raíz de cualquier danza, sino es que cada movimiento coreográfico, cada desplazamiento de un cuerpo en baile es parte de esa música que escuchas. Todo es un todo que camina con una sola intención que es el deleite. Un merecido tributo al genio creador de Henry Purcell

La fuerza visual y por tanto atencional se debate en una suerte de acertadas y extraordinarias faltas o más bien carencias. Porque no hay color, todo es o blanco o negro y la carga de pasión que contiene cada cuadro hace que el espectador no solo se involucre sino que sienta vida en ello. No hay prácticamente elementos escenográficos sin embargo hay un concepto tan claro, tan rotundo y tan ideal de la escenografía. Es parte de un lenguaje visual, claro, tan magistralmente definido y utilizado que no sientes el vacío en el escenario en ningún momento. La luz transita en un camino de negros de fondo, contraluces, y efectos generados por y para los materiales utilizados, hay una luz tenue y una radiante oscuridad que te hacen decir no es que no hay luz, es que la hay  es absolutamente eso, luz. La entereza de la imagen visual es tal y está tan bien estructurada que sustituye a la acción dramática, la fuerza del drama y su tragedia se hacen parte también de la música y pasan a un maravilloso plano que no es segundo, es simplemente eso su plano. La danza que lo cubre todo, no solo es que es absolutamente perfecta, dotada de extraordinarios  alcances corporales y capaz de transmitir emociones finas y reales, es que está ejecutada a pie descalzo en un suelo totalmente mojado en el que el agua, es un aporte más a la danza en sí. Ella hace posible piruetas, y geniales desplazamientos que van desde patinar y resbalar acompasadamente y a grandes velocidades que son realmente muy emocionantes para quien lo ve. Talentos en líquido que van de una punta del escenario al otro, mojándolo todo de una sola cosa: Talento.

Los músicos están sobre el escenario, porque es eso, la música es la genuina protagonista de todo. Los talentos de la mezzo Lea Desandre en su rol de Dido, cuya área final es indescriptiblemente maravillosa; y de la Belinda que hace Ana Vieira Leite o la Bruja de Lauren Lodge-Campbell son verdaderamente dignos de elogio y reconocimiento tanto como para el Eneas de Renato Dolcini. Si destaco sus trabajos no significa que no haya aciertos en el resto del elenco, porque los hay y de sobra. Desde mi lugar no pude divisar las caras de los bailarines para poder identificarlos pero es que el trabajo que han hecho todos y todas es tan absolutamente maravilloso que solo se me viene a la cabeza una palabra y es perfección. Estos bailarines de la Compañía de Blanca Li -Directora de escena y coreógrafa- han estado acompañados por el Coro de Les Arts Florissants, agrupación a la que también pertenecen las filas de la orquesta. Y dejo para el final el aplauso a William Christie el Director Musical.

La Ópera en ocasiones como esta tiene la capacidad y la facultad de llegar a todos los públicos porque maravilla al espectador con la rotundidad de un recurso de escena que le impacta. La modernidad y ese salir de los esquemas hace que ese cariz de rompedor también tenga asidero en su representación. Y es además un claro ejemplo del gran nivel de la fuerza creativa española. Una representación corta, de solo una hora y quince minutos, pero de la que los disfrutas absolutamente todos. Una visión contemporánea de una de las principales creaciones barrocas estrenada en 1689 firmada por el -Orpheus Britannicus- el más que elocuente Purcell que sigue hablando del amor y sus pérdidas pero que representa una afortunada ganancia y es arte. Estará tras dejar Madrid en el Théâtre Impérial-Opéra de Compiègne, en marzo en la Opéra Royal de Versailles y en junio volverá para presentarse en el Liceu de Barcelona. Por tanto está garantizado el que la emoción que despierta siga girando.

Ricardo Ladrón de Guevara
(21 gennaio 2023)

La locandina

Direttore William Christie
Regia e coreografia Blanca Li
Personaggi e intrepreti:
Dido Lea Desandre
Æneas/Maga Renato Dolcini
Belinda Ana Vieira Leite
Prima Strega Lauren Lodge-Campbell
Seconda Strega/Seconda Donna Virginie Thomas
Marinaio Jacob Lawrence
Spirito Michael Loughlin Smith
Danzatori Compagnia Blanca Li
Les Arts Florissants

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