Recensioni - Opera

A Jesi il Barbiere contemporaneo di Fanny e Alexander

Dopo il successo di "Così fan tutte", il teatro Pergolesi di Jesi accoglie uno dei titoli più rappresentati nel corso degli anni, "Il barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini.

Una nuova produzione con il Teatro Verdi di Pisa, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Sociale di Rovigo e Teatro Alighieri di Ravenna.

Una regia interessante, moderna e rispettosa quella di Luigi De Angelis, fondatore della nota compagnia teatrale Fanny e Alexander. De Angelis che cura le scene e le luci, divide l'ambiente in quattro parti separate, dove vita privata e pubblica si sovrappongono in un'architettura con grandi vetrate che ricordano Le Corbusier.

Partendo dall'alto troviamo la sala di una rock band e a fianco la stanza da letto di Rosina, in basso c'è il Barber shop di Figaro e il salotto di Don Bartolo. Intorno a loro c'è il mondo, quello contemporaneo, popolato da una variegata umanità tra barboni, suore, operatori ecologici, anziani, studenti, atleti e persino un corriere di Glovo. Una società ostacolata dalle moderne tecnologie, come succede in "Play Time - Tempo di divertimento" film del 1967 scritto, diretto e interpretato da Jacques Tati e qui volutamente omaggiato.

De Angelis attualizza la vicenda toccando temi forti come la violenza, l'ambiente, la libertà sessuale, la disabilità e affidando lo scontro generazionale tra giovani brillanti (rappresentati dagli amanti) e vetusti signori (Bartolo). Un allestimento ricco di comparse, di luci incisive, con gli ottimi costumi di Chiara Lagani. Lo spettatore si trova ad osservare tutti i particolari e qualche volta può capitare di perdersi il racconto musicale, il ritmo però è talmente brioso e ricco di gag, che il sorriso è garantito.

Francesco Pasqualetti alla guida della FORM–Orchestra Filarmonica Marchigiana punta ad una direzione molto energica e spumeggiante, che trova nell'ouverture la massima espressione rossiniana. In alcuni momenti però il volume orchestrale è veramente potente e rischia di coprire le voci, come è successo nel finale del primo atto e in altri momenti solisti.

Il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto da Riccardo Serenelli, nonostante un numero ridotto di elementi e posizionato dietro le quinte, ha svolto come sempre un buon lavoro. Gli accompagnamenti al fortepiano sono stati del maestro Riccardo Mascia.

Dave Monaco è un convincente e innamorato Conte d'Almaviva. Una voce limpida, che si muove senza difficoltà nel registro acuto, come dimostra nell'aria “Cessa di più resistere”.

Il Bartolo di Roberto Abbondanza è tratteggiato con grande classe. Una verve comica legata ad una solida esperienza, gli permettono di essere un abile fraseggiatore con un timbro adatto al personaggio.

Chiara Amarù è una precisa Rosina. Domina bene le agilità, i salti vocali, sempre ben piazzati gli accenti e le colorature. Efficaci la cavatina “Una voce poco fa" e l'aria "Contro un cor che accende amore".

Gurgen Baveyan interpreta un brillante Figaro. Scenicamente energico e con un mezzo vocale sicuro e proiettato. "Largo al factotum" raccoglie il giusto consenso. Il Basilio di Arturo Espinosa ha una voce poco profonda, ma il timbro è nobile e particolare. "La calunnia" però viene penalizzata da un'orchestra sovrastante, che ha affaticato il cantato. Ben caratterizzata la Berta di Paola Valentina Molinari, che può contare di una padronanza vocale e di una vivace presenza scenica. Completavano il cast i corretti Tommaso Corvaja (Fiorello/Un ufficiale) e Giorgio Marcello (Ambrogio).

Grande successo di pubblico, che è intervenuto caloroso anche durante l’opera, per un teatro da sold out.

Prossimo appuntamento venerdì 24 e domenica 26 novembre per la prima esecuzione assoluta del "De bello gallico" con il libretto di Piero Bodrato (tratto dai Commentarii “De bello gallico” di Caio Giulio Cesare) e la musica di Nicola Campogrande.

Marco Sonaglia

 

IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Melodramma buffo in due atti

Libretto di Cesare Sterbini dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais

musica di GIOACHINO ROSSINI

Personaggi e interpreti:

Il Conte d’Almaviva Dave Monaco

Bartolo Roberto Abbondanza

Rosina Chiara Amarù

Figaro Gurgen Baveyan

Basilio Arturo Espinosa

Berta Paola Valentina Molinari

Fiorello/Un ufficiale Tommaso Corvaja

Ambrogio Giorgio Marcello

figuranti Margherita Calderisi, Niccolò Laface, Lorenzo Gremignai, Mariangela Riz, Francesca Rugani, Marco Tognetti

direttore Francesco Pasqualetti

regia, scene e luci Luigi De Angelis

(Progetto Fanny & Alexander)

costumi Chiara Lagani

maestro al fortepiano Riccardo Mascia

FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”

maestro del coro Riccardo Serenelli

 

NUOVA PRODUZIONE in coproduzione con Teatro Verdi di Pisa, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Sociale di Rovigo e Teatro Alighieri di Ravenna