Festival Puccini, la decisione: «Veronesi non dirigerà più la Bohéme»

Veronesi dirige bendato La Boheme (Ansa)

Non si spegne l’eco delle polemiche per la decisione del maestro Alberto Veronesi di dirigere con una benda sugli occhi La Bohéme, opera di apertura della 69esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago. Una protesta contro le scenografie scelte dal regista Christophe Gayral, ispirata ai moti francesi del ’68 e secondo Veronesi prima di attinenza artistica con Puccini. La Fondazione Pucciniano di Torre del Lago, organizzatrice del festival, ha deciso di sollevare Veronesi dalla direzione musicale delle prossime tre rappresentazioni de La Bohéme (29 luglio, 10 e 25 agosto) per le quali era stato scritturato

E ad ufficializzarlo è il presidente della Fondazione stessa, Luigi Ficacci.

Presidente, perché questa decisione?
«A ridosso della “prima” dell’opera il maestro Veronesi, tardivamente, ha manifestato dissenso e disagio per scenografie di cui era a conoscenza da mesi. Un’opera come La Bohéme necessita di settimane e settimane di riunioni e prove: Veronesi non ha mai espresso perplessità, salvo poi arrivare alla scena di venerdì. A quel punto il nostro Cda ha ritenuto non solo di potere, ma anche di dover togliere il maestro da questo imbarazzo».

A lei la protesta con la benda che sensazioni ha suscitato?
«Nessuna in particolare, se non quella di un grande dispiacere dovuto al fatto che quel gesto abbia distolto l’attenzione dalla straordinaria performance artistica dei cantanti e dei musicisti. C’era delusione fra loro, a fine serata, ed è normale che sia così: hanno dato il massimo per mesi e venerdì sera sono stati straordinari. Eppure alla fine tutti parlavano di altro».

Chi sarà il direttore d’orchestra che prenderà il posto di Veronesi nelle prossime rappresentazioni de La Bohéme?
«Abbiamo un nome di grande spessore, perché è normale che chi organizza un festival come il nostro debba sempre farsi trovare pronto di fronte a qualsiasi possibile emergenza. Lo renderemo noto a breve, ma posso dire che sarà motivo di soddisfazione per tutti, dagli artisti agli spettatori».

Al centro delle polemiche sollevate non solo da Veronesi, ma anche dal sottosegretario Vittorio Sgarbi, ci sono state le scenografie scelte dal regista Gayral, secondo i due scollegate artisticamente da Puccini. Lei che ne pensa?
«Ho letto quelle dichiarazioni e le trovo superficiali. A mio avviso invece il regista ha colto perfettamente il messaggio che Giacomo Puccini aveva deciso di lanciare con La Bohème, reinterpretandolo in modo poetico e al tempo stesso efficace. Gayral ha lavorato duramente, con dedizione assoluta e in maniera molto scrupolosa a questa rappresentazione, creando un forte legame con gli artisti, a differenza di altri. A lui va tutto il nostro sostegno».

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16 luglio 2023 2023