La lupa di Portici

Risuscitata all'Opéra-Comique, "La muette de Portici" e trionfa il tenore Michael Spyres.

Recensione
classica
Opéra-Comique, Parigi
05 Aprile 2012
Alla fine, i fischi hanno avuto la meglio sugli applausi. Probabilmente, se lo sentiva Emma Dante, che è entrata sul palcoscenico per i saluti finali, tenendosi per mano la sua équipe al gran completo. E quando il sipario si è aperto di nuovo, già non c'era più. Il verdetto del pubblico è stato impietoso la sera della "prima" della "Muette de Portici", produzione attesissima per la rarità della scelta (intelligente e coraggiosa). La Fenella di Scribe è piena di "grâces" e di "charme", quella di Emma Dante di "rage" e di "force". La violenza dei movimenti, i suoni gutturali soffocati fanno esplodere tutta la sua rabbia verso la società. La regista spinge l'eroina nel mondo cupo, bestiale di un Verga. Certo, la fisicità è centrale nella lettura della Dante che tanto conta su dieci bravissimi attori: occupano loro lo spazio, confinando ai margini coro e cantanti. E questa divisione della scena in due è stato forse uno dei punti deboli: una lettura dell'opera troppo poggiata sulla parola a discapito della musica. Coro e orchestra sono stati quelli della Monnaie di Bruxelles, co-produttore dello spettacolo. Osceno l'uno, arruffona l'altra, sono certo i principali responsabili di un'esecuzione imprecisa: la finezza di matrice mozartiana della scrittura di Auber è stata ricoperta da una rozza melma orchestrale, le scena corali neutralizzate da un ensemble da circolo del dopo-lavoro. E probabilmente Patrick Davin ignora che Auber ha messo nero su bianco i tempi metronomici da seguire. Sgradevolissimo il timbro di Eglise Guitiérrez. Per fortuna, c'era il cast maschile: hanno sollevato le sorti della serata l'esecuzione elegante di Maxim Mironov, la presenza inconfondibile di Laurent Alvaro e, soprattutto, l'eccezionale prodezza vocale del prodigioso Michael Spyres.

Interpreti: Eelna Borgogni (Fenella), Maxim Mironov (Alphonse), Eglise Gutiérrez (Elvire), Michael Spyres (Masaniello), Laurent Alvaro (Pietro), Tomislav Lavoie (Borella), Jean Teitgen (Selva), Martial Defontaine.

Regia: Emma Dante

Scene: Carmine Maringola, Vanessa Sannino

Costumi: Vanessa Sannino

Coreografo: Sandro Maria Campagna

Orchestra: Orchestra e Coro del Théâtre Royal de la Monnaie

Direttore: Patrick Davin

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