Discesa agli inferi

"Die Soldaten" di Zimmermann a Salisburgo

foto Ruth Walz
foto Ruth Walz
Recensione
classica
Salzburg Festival (Festival di Salisburgo) Salzburg
20 Agosto 2012
Messo in ombra dal tradizionale profluvio divistico, quasi in chiusura arriva il momento alto. Portare in scena “Die Soldaten” è un evento di per sé, tale è la complessità della trama musicale e drammaturgica intessuta dal Zimmermann per la fosca tragedia borghese di Jakob Lenz. A Salisburgo non si è lesinato sui mezzi (e non avrebbe senso per quest’opera), ma reso omaggio al direttore artistico Pereira per la scelta di un gruppo di interpreti senza smagliature. Il regista e scenografo Alvis Hermanis sfrutta abilmente l’orizzontalità della vasta scena della Felsenreitenschule, in cui i personaggi sono quasi sempre presenti in scena, per dar corpo alla complessa “osmosi di temporalità diverse” (Rosselli) dell’opera. Davanti a un manipolo di soldati mossi da animalesche pulsioni erotiche e sotto lo sguardo impotente della (cosiddetta) società civile, si compie l’inesorabile discesa gli inferi di Marie, figlia del mercante Wesener, divisa fra il tessitore Stolzius e il debosciato aristocratico Desportes. Con una cura che in genere si riserva ai classici, il regista lettone compone un grande affresco sulla condizione umana e dà senso all’orizzonte temporale stabilito da Zimmermann per il dramma, “ieri, oggi e domani”. In buca, una volta di più, si ammira la fenomenale versatilità dei Wiener Philharmoniker, capaci di passare attraverso repertori diversissimi in pochi giorni risultando sempre credibili e musicalmente ineccepibili. Molto si deve alla forza della direzione musicale di Ingo Metzmacher, freddamente analitico ma di implacabile forza espressiva. Alle prese con una scrittura vocale ai limiti delle possibilità umane, nell’ottima distribuzione si fanno onore l’eccellente protagonista Laura Aikin e i due contendenti Tomasz Konieczny e Daniel Brenna. Successo convinto.

Note: Coproduzione con il Teatro alla Scala. Rappresentazioni: 20, 22, 24, 26 e 28 agosto 2012.

Interpreti: Alfred Muff (Wesener), Laura Aikin (Marie), Tanja Ariane Baumgartner (Charlotte), Cornelia Kallisch (Weseners alte Mutter), Tomasz Konieczny (Stolzius), Renée Morloc (Stolzius’ Mutter), Reinhard Mayr (Obrist), Daniel Brenna (Desportes), Wolfgang Ablinger-Sperrhacke (Pirzel), Boaz Daniel (Eisenhardt), Matjaž Robavs (Haudy, Hauptmann), Morgan Moody (Mary, Hauptmann), Gabriela Beňačková (Die Gräfin de la Roche), Matthias Klink (Der junge Graf de la Roche), Beate Vollack (Andalusierin Bedienerin), Werner Friedl (Bedienter der Gräfin de la Roche), Andreas Früh, Paul Schweinester, Clemens Kerschbaumer (Drei junge Offiziere), Robert Christott, Stephan Schäfer, Volker Wahl (Drei Fähnriche), Anna-Eva Köck (Madam Roux), Robert Christott, Stephan Schäfer, Volker Wahl (Drei Hauptleute), Rupert Grössinger (Junger Fähnrich), Frederik Götz (Der betrunkene Offizier), Svilen Angelov, David Fliri, Benedikt Flörsch, Simon Förster, Frederik Götz, Ludwig Hohl, Robert Huschenbett, Petter Lindahl, Thomas Mahlknecht, Matus Mraz, Kiril Stoyanov, Tihomir Tonchev, Alexander Tröger, Wei Wei, Justus Wilcken, Dominik Worni (16 Offiziere)

Regia: Alvis Hermanis

Scene: Alvis Hermanis

Costumi: Eva Dessecker

Orchestra: Wiener Philharmoniker

Direttore: Ingo Metzmacher

Luci: Gleb Filshtinsky

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