L'amore di Lucia tra nebbie e trasparenze

A Jesi la celebre Lucia di Josef Svoboda

Recensione
classica
Teatro Pergolesi Jesi
Gaetano Donizetti
25 Novembre 2012
Ancora un omaggio a Svoboda, nel decennale della scomparsa, al Pergolesi di Jesi. Dopo la Traviata "degli specchi" nel 2009 e il recente Macbeth, è ora la volta di un altro celebre allestimento, quello per la Lucia, le cui scene sono state ricostruite nei Laboratori scenografici della Fondazione Pergolesi-Spontini da Benito Leonori, già allievo e collaboratore del maestro boemo. Realizzata con materiali essenziali utilizzati con grande genialità, la scenografia è costituita da un tessuto "psicoplastico", come lo chiamava Svoboda: una grande pergamena, che da un lato riflette le immagini proiettate e dall'altro rivela in trasparenza i personaggi, acquisisce attraverso la luce le sembianze di una montagna, del mare, delle nuvole, della follia stessa di Lucia. Nel cast, il ruolo che fu del tenore romantico per eccellenza, Gilbert Duprez, è affidato a Gianluca Terranova (anche attore televisivo: ha interpretato Caruso in una recente fiction sulla vita del tenore): presenza scenica, dizione cristallina, bel timbro vocale, che però nel registro acuto perde a volte un po' di colore. Notevole anche Julian Kim nelle vesti di Enrico, sia per capacità attoriali che vocali. Tecnicamente ineccepibile anche nei passaggi più impervi la Mchedlishvili, 23 anni, al suo debutto in Italia, ma un po' accademica nell'interpretazione e rigida nei fraseggi. La FORM è stata diretta dal giovanissimo Matteo Beltrami, che condividendo la scelta registica di Brockhaus, ha trascritto per arpa la cadenza che la tradizione operistica affida al flauto nella scena della pazzia: ciò per creare delle reminescenze non solo tematiche ma anche timbriche con il primo atto, interpretando la follia di Lucia non come evento improvviso, ma come regressione agli ultimi istanti felici con il suo innamorato.

Note: Opera in tre atti di Gaetano Donizetti. Libretto di Salvatore Cammarno da The Bride of Lammermoor di Walter Scott (1819). Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Carlo, 1835.

Interpreti: Enrico: Julian Kim Lucia: Sofia Mchedlishvili Edgardo: Gianluca Terranova Arturo: Alessandro Scotto Di Luzio Raimondo: Giovanni Battista Parodi Alisa: Cinzia Chiarini Normanno: Roberto Jachini Virgili

Regia: Henning Brockhaus

Scene: Josef Svoboda (nella ricostruzione di Benito Leonori)

Costumi: Patricia Toffolutti

Corpo di Ballo: ---------

Coreografo: Emma Scialfa

Orchestra: FORM- Orchestra Filarmonica Marchigiana

Direttore: Matteo Beltrami

Coro: Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini"

Maestro Coro: Pasquale Veleno

Luci: Henning Brockhaus

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