Il mondo virtuale di Aida

La prima regia di Micheli allo Sferisterio tra Avatar e Libro dei morti

Recensione
classica
Sferisterio Opera Festival, Macerata
Giuseppe Verdi
18 Luglio 2014
Divisa tra passato antichissimo e futuro cibernetico, a sottolineare la sovratemporalità dell'amore e del conflitto tra esseri umani, è questa Aida ideata da Micheli per i grandi spazi dello Sferisterio. Dal racconto di Ramfis, sacerdote/scriba/blogger, inciso in geroglifici su un papiro/laptop, prende vita la vicenda, videogame animato da personaggi/avatar antichissimi che indossano abiti di foggia e materiali modernissimi. La scena su cui agiscono è un grande portatile (si chiuderà nel finale come una tomba) dai colori nitidi e luminosi, continuamente cangianti, su cui appaiono immagini bidimensionali ispirate al Libro dei Morti, ma che rimandano di continuo al linguaggio digitale. Anche i coristi, pressoché immobili, hanno tutti un tablet in mano, mentre i ballerini, invero troppo rumorosi sul palcoscenico ligneo, arrivano ad assumere movenze da break dance. Netta predominanza dei cantanti sull'orchestra, a cui la Jones richiede sonorità delicate, quasi in dimensione cameristica; voci possenti, quelle dei protagonisti, tra cui spiccano per qualità sonora ed interpretativa quelle della Ganassi e della Cedolins. Per quest'ultima il ritorno alla parte di Aida, dopo quella del 2013 a Verona, è l'occasione per promuovere da testimonial il progetto "Aida per le donne etiopi", voluto dall'Associazione Arena Sferisterio e da ActionAid, rivolto alle donne del distretto di Azernet, a sud di Addis Abeba. Nel complesso uno spettacolo freddo, che ha emozionato solo in rari momenti, e che soprattutto ha stupito i più per le scelte estreme.

Interpreti: Fiorenza Cedolins Aida Sonia Ganassi Amneris Sergio Escobar Radamès Elia Fabbian Amonasro Giacomo Prestia Ramfis Cristian Saitta Il Re Nazzareno Antinori Un messaggero Marta Torbidoni Una sacerdotessa

Regia: Francesco Micheli

Scene: Edoardo Sanchi su disegni di Francesca Ballarini

Costumi: Silvia Aymonino

Corpo di Ballo: Compagnia Artemis Danza

Coreografo: Monica Casadei

Orchestra: Fondazione Orchestra Regionale delle Marche

Direttore: Julia Jones

Coro: Coro Lirico Marchigiano "Vincenzo Bellini"

Maestro Coro: Carlo Morganti

Luci: Fabio Barettin

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