Nell’isola di Morosus

A Essen si rivede la “Donna silenziosa” di Richard Strauss

Recensione
classica
Aalto Theater (Essen)
14 Marzo 2015
Nonostante la popolarità di cui gode Richard Strauss nei paesi di lingua tedesca, La donna silenziosa continua inspiegabilmente a essere una delle opere meno eseguite del compositore bavarese. Eppure il prezioso e spassoso libretto di Stefan Zweig ispirato all’Epicoene di Ben Jonson e la raffinata scrittura straussiana ne fanno una delle opere più compiute del periodo post-Hofmannstahl. L’opportunità di apprezzare questo raro lavoro è stata offerta dall’Aalto Theater di Essen, dove l’opera è andata in scena in un felice allestimento con la regia di Guy Joosten e i fantasiosi scene e costumi di Johannes Leiacker. Sulle note del breve preludio una rapida silloge di frammenti di film a soggetto marinaro con ammutinamenti, cannonate e rovinosi naufragi (compreso quello della felliniana Gloria N.) precede l’apertura di sipario sulla coloratissima isola da naufraghi delle Antille, dove il misantropo Morosus, lupo di mare in disarmo, vive all’interno di un enorme forziere. Niente commedia borghese dunque nella lettura di Joosten, che preferisce la caricatura e la parodia pur senza rinunciare alla misura e all’introspezione. Se la produzione funziona lo si deve anche a un cast vocale di qualità, guidato dall’esperienza di Franz Hawlata, un Morosus in equilibrio fra il burlesco e il malinconico. Gli tiene testa Julia Bauer, Aminta niente affatto silenziosa come ruolo impone, ma di gran carattere e ottime capacità vocali. Si fanno anche notare Michael Smallwood, languoroso Henry, e Martijn Cornet, spiritoso barbiere di brio rossiniano. Attenta all’equilibrio sonoro più che al ritmo della commedia, la direzione di Martyn Brabbins rende il complesso intreccio e l’articolato strumentale con apprezzabile chiarezza. Essener Philharmoniker in gran forma. Caldi applausi per tutti.

Note: Nuova produzione dell’Aalto Musiktheater di Essen. Date rappresentazioni: 14, 17, 19 e 22 marzo; 1, 4, 19, 22, 24 e 30 aprile 2015.

Interpreti: Franz Hawlata (Sir Morosus), Marie-Helen Joël (la sua governante), Martijn Cornet (il barbiere Schneidebart), Michael Smallwood (Henry Morosus), Julia Bauer (Aminta), Christina Clark (Isotta), Liliana de Sousa (Carlotta), Karel Ludvik (Morbio), Tijl Faveyts (Vanuzzi), Baurzhan Anderzhanov (Farfallo)

Regia: Guy Joosten

Scene: Johannes Leiacker

Costumi: Johannes Leiacker

Coreografo: Matteo Marziano Graziano

Orchestra: Essener Philharmoniker

Direttore: Martyn Brabbins

Coro: Opernchor des Aalto-Musiktheaters

Maestro Coro: Alexander Eberle

Luci: Manfred Voss (video: Philipp Kramarczik)

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