Don Giovanni alle origini

Una buona produzione, con giovane cast, a Ferrara

Recensione
classica
Teatro Comunale di Ferrara Ferrara
Wolfgang Amadeus Mozart
04 Marzo 2016
Uno spettacolo come quello visto a Ferrara, ma proveniente da Treviso, induce ad alcune considerazioni. Appena trent’anni fa, [i]Don Giovanni[/i] si rappresentava a fatica in Italia perché opera difficile e prerogativa dei cantanti nordici e slavi; ora si produce decorosamente con giovani vincitori di concorso e vi si portano i bambini. Si può inoltre fare uno spettacolo importante anche con ben pochi mezzi economici, e fin riciclando un vecchio allestimento, se dato in mano a un regista intelligente. Facendo di necessità virtù, Lorenzo Regazzo trae il meglio dalle scene a quinta dipinta e dai costumi sgargianti di Eugenio Monti Colla, che sembrano usciti (non a caso) da un teatrino di marionette, e vi ambienta una regia dell’opera solo apparentemente “tradizionale”, agli antipodi della drammaturgia genialmente ribaltata che aveva proposto in un precedente allestimento vicentino appena lo scorso anno. Qui assistiamo davvero a un [i]Don Giovanni[/i] ricondotto alle origini: un’opera comica frequentata anche da personaggi seri, e non una tragedia macchiata da siparietti comici, come solitamente si vede. Il lavoro attoriale fatto con i cantanti è tangibile, e lo spettacolo tiene senza un momento di cedimento. Giovane cast, si diceva. Accanto ai già affermati Luca Dall’Amico (Giovanni), Davide Giusti (Ottavio) e Federico Benetti (Commendatore), ben cinque vincitori del XLV Concorso internazionale “Toti Dal Monte”, tutti valenti e credibili nelle rispettive parti: Valentina Varriale (Anna), Gioia Crepaldi (Elvira), Letizia Quinn (Zerlina), Lorenzo Grante (Leporello), Roberto Maietta (Masetto). È il segno, una volta di più, che i ricambi generazionali ci sono anche in Italia: bisogna solo saperli individuare e dar loro fiducia. Sul podio, molte le belle intenzioni di Francesco Ommassini; ma la nebulosità di un gesto evidentemente poco netto e chiaro gli faceva perdere spesso la coordinazione ritmica con il palcoscenico.

Note: Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Teatri e Umanesimo Latino SpA, in collaborazione con Regione Veneto, Bellussi Valdobbiadene.

Interpreti: Luca Dall'Amico (Don Giovanni), Valentina Varriale (Donna Anna), Davide Giusti (Don Ottavio), Federico Benetti (Il Commendatore), Gioia Crepaldi (Donna Elvira), Lorenzo Grante (Leporello), Roberto Maietta (Masetto), Letizia Quinn (Zerlina).

Regia: Lorenzo Regazzo

Scene: Eugenio Monti Colla

Costumi: Eugenio Monti Colla

Orchestra: Orchestra Regionale Filarmonia Veneta

Direttore: Francesco Ommassini

Coro: Iris Ensemble

Maestro Coro: Marina Malavasi

Luci: Roberto Gritti

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